Percorrere la Puglia in camper è un’esperienza da sogno: il nostro “tacco” è un corridoio di paesaggi, sapori, tradizioni e storia che non finiscono mai di stupire, ad ogni visita. Vuoi una mano ad organizzare un itinerario originale, ma senza perderti le principali attrazioni? Ti aiutiamo noi con un itinerario settimanale, una buona pista con qualche chicca da intenditori. Con un camper roadsurfer e i nostri consigli puoi esplorare la variegata terra pugliese in 7 giorni e potrai lasciarti travolgere dalla vivacità locale.
Informazioni utili per il tuo itinerario in Puglia in camper
Gli itinerari in camper che ti consigliamo in Puglia attraversano il Gargano, la Val d’Itria ed il Salento
Giorno 1: Gargano
Un ottimo inizio all’esplorazione di questa regione è il suo sperone, il bellissimo promontorio del Gargano.
Vico del Gargano è noto come il borgo dell’amore ed è molto antico, fondato nel 970. Il suo patrono è nientemeno che San Valentino ed è tradizione per gli innamorati celebrare il 14 febbraio stringendosi in Via del Bacio! Pare che qui si dessero appuntamento gli innamorati segreti, “costretti” dalle dimensioni strette dei vicoli a stare molto vicini,
Che tu sia in dolce compagnia, in famiglia o da solo, ad innamorarsi saranno le tue papille gustative! La Paposcia è una focaccia al forno con cottura al mattone su fiamma viva dalla forma simile a una pantofola, nota sin dal XVI secolo e realizzata con il famoso olio extravergine locale, che è presidio Slow Food.
Sei un tipo romantico? A Vieste non puoi farti scappare la scalinata dell’amore, la più “instagrammabile” della regione! Sui suoi gradini è scritto il testo de “La Leggenda di Pizzomunno e Cristalda” canzone di Max Gazzè che riprende la leggenda di un un amore burrascoso ostacolato dalle sirene.
Il Porto di Vieste è imperdibile per il panorama che occhieggia alla Grecia con le sue casette bianche e non ha niente da invidiare ai tropici per le acque cristalline dell’Adriatico.
La necropoli “La Salata” è un paradiso naturalistico protetto dal WWF, ma anche un antico cimitero dove incontri la storia remota della nostra Penisola: sono oltre 300 le tombe paleocristiane conservate in questa riserva.
Giorno 2 – Trani
Trani è un suggestivo porto la cui storia fu glorificata da Federico II di Svevia, che ne fece la sua fortezza marina. Visita il Castello Svevo dove il figlio dell’imperatore, Manfredi, si sposò nel 1259 con Elena d’Epiro. Quest’ultima terminò la sua vita in quello stesso maniero, dove fu imprigionata dopo la morte del marito.
Oggi il Castello è sede della rassegna “Dialoghi di Trani” che riunisce giornalisti, scrittori, attori e politici attorno a manifestazioni culturali prestigiose.
Trani è anche uno dei pochi luoghi in Italia dove trovi un vero e proprio quartiere ebraico, anche questo legato alla figura di Federico II che supportò la costruzione di varie sinagoghe. Scopri la sinagoga Scola Nova, datata 1244, che solo dal 2005 è tornata all’uso originario dopo essere stata chiesa cristiana per circa quattrocento anni.
Giorno 3 – Bari
Lasciati affascinare dal Quartiere Umbertino per scoprire l’anima liberty del capoluogo pugliese. Eletta “Migliore Città Liberty” nel 2019 dall’Associazione Italia Liberty, Bari deve questo titolo alla crescita intensa e al rinnovamento che ha vissuto intorno al 1910. Cerca Palazzo Diasparro (Corso Cavour 21-27) per un saggio del tardo liberty italiano. Lo stesso fazzoletto di centro storico è noto per i tanti teatri che lo caratterizzano a inizio Novecento, spesso in stile liberty, alcuni dei quali sopravvivono ancora oggi. Celebri sono il Teatro Petruzzelli e il Teatro Margherita. Quest’ultimo, una struttura liberty a palafitta sull’acquaè diventato sede del BAC, il Museo di Arti Contemporanee, progettato dall’archistar David Chipperfiled.
Una volta a Bari non perderti la Basilica di San Nicola, considerata il punto d’incontro tra oriente e occidente. Questa chiesa in stile romanico dal soffitto d’oro è dedicata al culto di San Nicola, il santo delle 2 culture, quella cristiana e quella ortodossa, che è anche all’origine della figura di Babbo Natale. La tradizione racconta che nel 1087 a Bari arrivarono le reliquie di San Nicola dalla chiesa di Myra, nell’attuale Turchia, trasportate per proteggerle dalle invasioni musulmane.
Una passeggiata serale nella Bari Vecchia ti porterà indietro nel tempo. Strada Arco Basso ha preso il nome di Strada delle Orecchiette e qui trovi le massaie del posto intente a preparare la pasta simbolo della regione Puglia.
Con il borgo antico a strapiombo sul mare, Polignano è una cittadina storica dalla bellezza mozzafiato, che esisteva già all’epoca degli antichi romani. Se all’epoca era un importante snodo mercantile nella tratta Roma-Brindisi, ai tempi dell’invasione dei Normanni i monaci benedettini ne fecero un luogo di sosta e rifugio. Le sue 70 grotte marine scavate dall’acqua e dal vento sono visitabili con i tour in barca, mentre il centro storico è un piccolo gioiello crocevia di culture ben conservate. A Polignano il caffè è un vero e proprio dolcetto, con zucchero, scorza di limone, panna e amaretto!
Giorno 4 – I murales di Stornara e i trulli di Alberobello
Ami l’arte di strada? A Stornara ne trovi a bizzeffe! Questo paesino sul basso Tavoliere si è fatto colorare da artisti provenienti da tutto il mondo grazie alla “Stramurales”. La kermesse in pochi anni ha ridato vita a un centro sull’orlo dello spopolamento.
Non c’è niente che caratterizzi la Puglia meglio dei Trulli, le abitazioni realizzate con una tecnica preistorica che costellano la Valle d’Itria. Alberobello ne conta oltre 1500, che servivano da rifugio o da abitazione per contadini e proprietari terrieri. Queste costruzioni hanno un equivalente solo in Germania, dove a costruirle sono stati proprio i pugliesi emigrati per lavorare nei vigneti della Renania.
Cambia del tutto stile e recati a Fasano (19 km da Alberobello) dove le chiese barocche come quella di San Giovanni Battista ti riportano nel Medioevo (XIV-XVI secolo), mentre con il Dolmen di Montalbano fai un tuffo addirittura nell’età del bronzo, circa 1500-2000 anni prima di Cristo!
Giorno 6 – Lecce
Il Salento è la parte della regione Puglia racchiusa tra i due mari, lo Ionio e l’Adriatico. Per questo motivo i salentini sanno sempre la direzione del vento, e a seconda che tiri lo Scirocco o la Tramontana loro decidono da che lato andare in spiaggia! Se soffia la Tramontana o un Maestrale non troppo forte, conviene scegliere il litorale ionico, diversamente quello adriatico.
Sono queste particolarità a fare del Salento una terra piena di fascino, insieme alle usanze antiche e più “umane” che rimangono nella sua popolazione. Pensa che in alcuni paesi è sopravvissuto l’uso del grico, un idioma legato al greco antico!
Lecce è un paradiso se ami l’architettura, famosa per il suo barocco, ma interessante anche per gli amanti del liberty per non parlare delle strutture di epoca romana, medievale e di tradizione ebraica. Una passeggiata tra i suoi vicoli ti porterà in Piazza Sant’Oronzo, crocevia della città e terminerà con una sosta per un pasticciotto ripieno. dolce tipico ripieno di crema pasticcera e cotto al forno.
Fermati ad ammirare le botteghe della cartapesta per scoprire questa tradizione misteriosa della Signora del Barocco, che porta alla realizzazione di vere e proprie statue a grandezza naturale. Se quest’arte stuzzica la tua curiosità fermati al Museo della Cartapesta all’interno del Castello di Carlo V!
Giorno 7 – Otranto e Ostuni
Recati nella località più a Est d’Italia per ammirare l’alba: ogni mattina Otranto è la prima città ad essere baciata dal sole. Capo di Otranto è anche il punto d’incontro tra il Mar Ionio e il Mar Adriatico, uno spettacolo raro da trovare altrove. Il faro di Punta Palascia si trova lungo la statale provinciale tra Otranto e Santa Cesarea Terme ed è un punto di ritrovo per gli abitanti del posto anche a Capodanno, quando l’alba rappresenta un momento di rinascita ancora più profondo. Otranto è anche una bella città da visitare e la Cattedrale di Santa Maria Annunziata racchiude uno dei mosaici più grandi d’Italia, da vedere assolutamente.
Risalendo fermati a Ostuni, una località di origini preistoriche e che ha poco da invidiare alle cittadine delle isole greche. Viene infatti chiamata “città bianca” ed è racchiusa tra le mura aragonesi che un tempo la proteggevano dai saraceni. In estate tuffati nelle chiare acque della sua Marina, lunga 17 km e fitta di calette e spiagge. A Ostuni gustati la ncapriata, una crema di fave e cicorie, nata come variante della greca kapyridia e per un pasto o uno spuntino al volo lasciati tentare dal panzerotto ripieno.
Per trovare un area sosta affidati a Park4night Scaricabile sul tuo smartphone e facilmente consultabile
Comments